27 October, 2014

Gulash di lenticchie

"...storicamente parlando e' la civiltà degli stanziali che ha invaso quella nomade, che l'ha costretta a destrutturarsi, che ora la sta obbligando a scomparire..." (Franco Cardini)
Mentre ci penso mi preparo una zuppa che mi ricorda quanto gli uomini e le donne amino spostarsi, contaminarsi tra loro. La chiamo gulash, ma ha ascendenze marocchine e chissà cos'altro.

200g di lenticchie
2 patate
odori misti (o del dado vegetale)
qualche cucchiaio di passata di pomodoro
paprika
cumino
peperoncino
olio e.v.o.

Le lenticchie non necessitano di ammollo, e' sufficiente lavarle con cura. Queste preparazioni sono l'ideale per le sere d'inverno, perche' richiedono una cottura lunghetta e custodita, il che non impedirà di tenersi a portata di mano una tazza di te, un buon libro o un pc acceso (per quelli che hanno del lavoro da finire).



Soffriggete leggermente per qualche minuto gli odori con due cucchiai d'olio, un cucchiaino di cumino e due di paprika. Con il peperoncino regolatevi voi. Aggiungete le lenticchie scolate per insaporirle, poi copritele con almeno tre dita di acqua bollente, tenetela comunque vicino per eventuali rabbocchi. I tempi di cottura delle lenticchie possono variare moltissimo. Dopo circa un quarto d'ora, aggiungete la passata di pomodoro e le patate tagliate a spicchi. Mescolate, annusate, e coprite il tegame lasciando basse le fiammelle del gas. Io di solito uso la tajine, ma va bene anche una comune e plebea padella antiaderente. Controllate ogni tanto che ci sia il liquido sufficiente alla cottura.

Dopo mezz'ora, ma potrebbero essere anche tre quarti d'ora (o un'ora, non prendete impegni precisi) la zuppa vi si presenterà nel suo splendore profumato, scegliete voi se la volete più o meno densa. Ricordate che anche inzupparci del pane duro può essere una buona idea.


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