17 August, 2017

Begin the tajine - Manzo, mandorle e datteri

Fino a poco tempo pensavo che gli aggettivi a cui tendere erano: naturale e tradizionale. Belli, vero? Profumano di buono come un sacchetto di lavanda provenzale. Ma poi, sarà la musica che gira intorno, saremo che abbiamo nella testa un maledetto muro, hanno incominciato a insinuarsi dei diabolici dubbi.
Niente di ciò che ci circonda è naturale. Ogni frutto e ogni verdura sono il risultato di millenni di incroci e ricerca dell'uomo per migliorare il proprio cibo. Alcuni sono nati ieri, come la splendida mela Golden Delicious, che sembra uscita spontaneamente dal bosco di Biancaneve e invece è del 1891.
Cucina tradizionale non significa nulla. La mia bisnonna azdora molto probabilmente non ha mai nemmeno cucinato delle lasagne, mentre io preparo con frequenza tzaziki, hummus e cus cus, e i passatelli mi piacciono asciutti con il pesce, cosa che le manderebbe di traverso il Sangiovese.

La tajine è un recipiente di ceramica dal coperchio a cono, che in cottura riproduce l'effetto del forno. Il vantaggio è che occorre pochissima acqua, e la condensa che si forma all'interno conferisce un sapore spiccato ai cibi. Si può usare di tutto, ma è divertente cucinare nella tajine con ingredienti tipici della cucina mediorientale: carne, verdure e frutta secca. Ma soprattutto , credetemi, è di una semplicità disarmante. Come in molti altri piatti della cucina popolare, gli ingredienti sono sostituibili, si può omettere la carne, oppure variare la dose di spezie.


Ingredienti per 4 persone:
800g di manzo a tocchetti
1 zucchina
2 pomodori ramati
1 patata
1 carota
mezza cipolla
4/5 datteri
una decina di mandorle
due cucchiaini di ras el hanout
mezzo limone
sale, pepe, olio evo

Nel recipiente della tajine, protetto da una reticella, ho messo a stufare dolcemente la cipolla con un po' d'olio e un cucchiaio di acqua. Intanto ho tostato le mandorle in un padellino. Quando la cipolla si è dorata, ho aggiunto il ras el hanout, e ho rosolato velocemente la carne. Un po' per volta ho aggiunto gli altri ingredienti: la patata e la carota a pezzetti, la frutta secca, il sale e il pepe. Infine ho messo il mezzo limone al centro per conferire un retrogusto acidulo e ho fatto la zucchina a fette disponendola a raggiera intorno al limone.

Ho messo il coperchio, regolato al minimo il fornello, e per una mezz'oretta ho badato ai fatti miei, ignorando la tajine che pazientemente faceva il suo mestiere. E alla fine, voilà, la tajine fa la sua figura anche a tavola.





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