03 January, 2015

La zuppa, alla sera

I gatti che correvano qua e là nella veranda avevano un'aria mattutina. Sul poeta cadeva, inarrestabile, il giorno.
Bulgakov, Il Maestro e Margherita

I tramonti delle giornate invernali sanno essere davvero splendidamente perfidi, con quell'ultimo raggio di sole che invita a immalinconirsi sul tempo che passa. Poi qualcuno accende la tv, e l'incantesimo si spezza, rivelandoci per quel che siamo: uomini e donne in attesa della cena.

L'ispirazione per questa zuppa me l'ha data Mary F. Kennedy Fisher, sceneggiatrice hollywoodiana, donna di cultura e d'esperienza. Il titolo del suo libro di cucina Come cucinare il lupo, starebbe elegantemente per cucina low cost, e di certo durante la seconda guerra mondiale ne sapevano qualcosa, di come fare economie. Non sfugga il fatto che, in realtà, è lei a ispirarsi alla tradizione culinaria italiana, benché, con l'Italia tra i nemici (come si fa presto a dimenticare certe cose!), ne faccia solo un fuggevole riferimento.

Preparate una dadolata con le verdure che preferite, o che comunque avete in casa:
Mettete la cipolla tritata in una casseruola, peferibilmente di ghisa o terracotta, a soffriggere dolcemente con un tocchetto di burro e dell'olio. Mantenendo il fuoco dolce e non vivo, dopo qualche minuto unite la dadolata, mischiate energicamente, un cucchiaio di farina, mescolate ancora, coprite di acqua bollente, un pizzico di sale, e mettete il coperchio. Mentre vi occupate di altre cose, della lettiera del gatto, del quiz della Ghigliottina, dei compiti di matematica, ricordatevi soltanto di mescolare, di tanto in tanto. Quando le verdure hanno raggiunto il grado di morbidezza desiderato, sbattete due tuorli d'uovo con un po' di latte in una tazza, versate nella zuppa e spegnete il fuoco. Il giallo-dorato in cui galleggeranno i dadini di verdura susciterà commenti e domande. Fatene buon uso!

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