Intanto un grazie a Barbara Scarafiocca del blog Spelucchino che ha voluto condividere la sua ricetta di questo dolce sontuoso, molto legato al nostro territorio. A me piace perche' c'e' la frutta secca ma anche perche' e' necessario quell'ingrediente bizzarro, il mosto cotto o Sapa, che da bambina mi sembrava assai misterioso. E invece eccolo qua, direttamente dagli scaffali della bottega Poco di Buono
La sera prima ho fatto un lievitino con
150g di farina manitoba
8g lievito secco
90g latte tiepido
2 cucchiaini di miele d'acacia La Fattoria del Borgo
e poi l'ho lasciato nel forno spento, coperto da un canovaccio
La mattina dopo ho impastato
60g mosto cotto
2 uova
60g di olio di oliva (sarebbe stato meglio un olio più delicato)
60g latte tiepido
350g farina 1 macinata a sasso
80g di zucchero di canna
due pizzichi di sale
50g di uvetta passa ammollata e strizzata
il lievitino della sera precedente
e di nuovo ho lasciato lievitare dentro il forno spento per qualcosa come tre ore. Al termine, con fatica e soddisfazione, l'ho steso nella teglia
e l'ho decorato con
100g di gherigli di noci
80g di mandorle
50g di pinoli
L'ho spennellato con una miscela di uovo e latte sbattuti insieme, e via a lievitare nel forno, fino a che si è gonfiato fino quasi a raddoppiare. A quel punto è pronto per la cottura: forno statico a 180 gradi, per 15/20 minuti. A un istante dal termine della cottura, si estrae e si lucida con una mistura di: un cucchiaio di zucchero di canna, un cucchiaino di sapa e due cucchiaini di acqua scaldati sul fuoco fino a farne uno sciroppo. Si inforna ancora per un minuto, ed e' pronto.
No comments:
Post a Comment