01 April, 2015

La torta Pasqualina (non quella di Paolo Rossi)

La prima volta che ho sentito nominare la torta Pasqualina è stata la prima volta anche per altre cose.
All'inizio degli anni '80, in un luogo ormai sparito della geografia riminese, - la palestra comunale ricavata tra le macerie del teatro Galli - ho visto due spettacoli che mi hanno folgorata. Uno era Min fars hus, dell'Odin Teatret, e l'altro Nemico di classe del Teatro dell'Elfo. Il pavimento di calcestruzzo ,regno di giocatori di basket e pattinatori, ha sorretto con tutta la sua forza disadorna la potenza scenica di queste rappresentazioni, regalandomi dei punti fermi per il tempo a seguire.
Con l'Elfo lavoravano i giovani Claudio Bisio, Antonio Catania e Paolo Rossi. Il clou dello spettacolo, il suo momento più travolgente ed esilarante, si toccava quando lo studente teppista interpretato da Paolo Rossi, durante una lezione autogestita, spiegava ai compagni come si prepara la torta Pasqualina. Fu una bella trovata drammaturgica inserire nel contesto degradato della storia un elemento legato alle abitudini e alle sicurezze casalinghe, anche se stravolto dalla dimostrazione molto approssimativa dello studente.
Per i miei occhi adolescenti fu un trionfo di istrionica abilità, visibilio puro, fascino. Non ho più visto fare niente di simile a Paolo Rossi, per quanto nella sua meritata carriera abbia confermato talento comico in abbondanza. Il percorso del teatro dell'Elfo, nelle sue due anime rappresentate da Elio de Capitani e Gabriele Salvatores, si è confermato sempre fecondo e aperto sulla contemporaneità.

Ho fatto la torta Pasqualina. Ho usato:
per la pasta
350g di farina integrale
120ml di vino bianco
80ml di olio e.v.o.
un cucchiaino di sale
un cucchiaino di lievito per torte salate

per la farcia
500g di spinaci
350g di ricotta mista
un cucchiaio di parmigiano grattuggiato
un cucchiaino di sale
pepe, noce moscata
4 uova

Ho impastato la farina con l'olio, il vino, il lievito e il sale, fino a formare una palla che ho lasciato riposare mentre preparavo la farcia.

Ho stufato brevemente gli spinaci in un wok, senza aggiungere acqua, poi ho lasciato che intiepidissero. Li ho strizzati e  sminuzzati poi, in una ciotola, li ho mischiati al parmigiano e agli odori. Nello stampo a cerniera ho steso un disco con una metà abbondante di pasta, ho steso il composto, e con la forchetta ho ricavato quattro nicchie, dove ho versato le quattro uova.
Ho richiuso con la restante pasta, spennellato con un filo d'olio e spolverato con semi di sesamo.  Ho infornato a 200° per un quarto d'ora, poi ho abbassato a 180° e cotto ancora una mezz'ora.




















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