16 March, 2019

Una minestra semplice semplice, anzi no, complicata

La roveja è un legume dall'aspetto deliziosamente antico. E' un parente del pisello, e il sapore lo ricorda anche. Viene coltivato in Umbria e nelle Marche, e non è facile da trovare. Lo scoprimmo durante una spedizione della bottega Poco di Buono nei territori colpiti dal terremoto, qualche anno fa, e da allora lo associo alla bellezza ferita, alle colline dolci che abbiamo attraversato per incontrare gli amici produttori in estrema difficoltà.
Cuocendo, insieme alle verdure, crea un brodo denso e rossastro molto piacevole. Per renderlo un piatto completo aggiungo un bicchiere d'acqua e butto un po' di pasta corta. In questo caso avevo le chiccioline al farro di Amico Farro. La minestra è bene prepararla con un certo anticipo, perché riposando acquista molto sapore, ma la pasta bisogna buttarla poco prima di mettersi a tavola, oppure ci si rassegna a mangiarla scotta.

Ingredienti per 4 persone:

2 etti di semi di roveja secchi
1 scalogno
1 carota
1 pezzo di sedano
spezie (io ho usato cumino, paprika, peperoncino e pepe)
sale, olio
a piacere:
1 cucchiaio di passata di pomodoro
1 etto di pasta corta

Ho ammollato i semi di roveja tutta la notte, poi li ho cotti in pentola a pressione per una ventina di minuti. Nella mia amata pentola di ghisa ho soffritto leggermente sedano, cipolla e carota, ho messo le spezie per farle tostare, poi ho versato la roveja, non del tutto cotta, per insaporirla. Ho coperto il tutto con acqua calda (il brodo sarebbe stato migliore), insaporito con sale, pepe e passata di pomodoro. Dopo una ventina di minuti la minestra era pronta, bella densa e fumante. L'ho lasciata riposare un paio d'ore, poi all'ora di cena ho aggiunto due bicchieri d'acqua, e a bollore ho versato 100 grammi di chioccioline. Un giro d'olio, qualche ago di rosmarino e il nostro piatto piacevolmente fumante e profumato era pronto!









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