16 March, 2015

Un tè con Ada Byron



Il nostro ventesimo secolo ha ritrovato l’incredibile acume di Ada Byron Lovelace tra le pieghe del suo epistolario scientifico, e le ha tributato onori. Quando, a metà Ottocento, la regina Vittoria cominciava il suo lungo regno, tra tè, spezie e corse di cavalli questa donna in crinolina ha scritto l'algoritmo - in seguito rivelatosi esatto - di quello che oggi si chiama software. Un concetto, un sogno, un'astrazione della mente quello che per noi oggi è una realtà concreta e disseminata nel quotidiano. Il fatto che nel suo tempo la tecnica non avesse ancora prodotto strumenti adeguati l'ha collocata tra gli acchiappanuvole e dimenticata tra gli anfratti della storia. Solo molti anni più tardi i progressi dell'elettronica hanno permesso ad altri progetti, altri scienziati - la Bomba polacca e Alan Turing tra i primi - di arrivare là dove lei, solo con la forza della sua immaginazione e del suo intuito, era già arrivata.

(testo vincitore della dodicesima edizione del premio di scrittura San Vitale di Bologna - sezione teatro)



Questo è un dolce temerario, con la disciplina della farina integrale a interrompere la tradizione della farina 00, con la quale certamente il pan di spagna acquista leggerezza ma anche inconsistenza nutritiva. Il timore che non gonfiasse mi ha fatto tremare i polsi, e ho aggiunto una mezza bustina di lievito chimico per dolci che di regola non sarebbe della partita. Come quasi tutti i miei dolci preferiti richiede il saccheggio di un pollaio di galline, ma non ho mai detto che questo sarebbe stato un blog sobrio.
Ho usato:
150g di farina integrale
30g di fecola di patate
150g di zucchero di canna grezzo mascobado
5 uova
mezzo cucchiaino di estratto di vaniglia
mezza bustina di lievito

Per la farcia: 
marmellata di mirtilli

Con il gancio a frusta della planetaria gonfiare le uova intere e lo zucchero per una ventina di minuti, poi, diminuendo la velocità, aggiungere lentamente gli altri ingredienti. Imburrare e infarinare una tortiera diametro 24 cm, versare il composto e infornare a 180°.
Potrebbe metterci una mezz'oretta, forse più, difficilmente meno. Controllate comunque infilzando lo stecchino il grado di cottura. Quando si è raffreddata, tagliatela a metà e farcitela con marmellata, oppure crema pasticcera o altre luverie che vi vengono in mente.







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