Mi vengono questi pensieri ora che addolorata lo sono veramente, e tutto quel che posso fare è preparare una torta. Ho fatto questo dolce tipico trentino perché la ruvidezza del grano saraceno è temperata dalla massiccia presenza del burro e dalle uova, e il palato è sorpreso da sensazioni contrastanti.
150g farina di grano saraceno
100g farina 0
150g farina di mandorle
200g zucchero di canna
5 uova
250g di burro
mezza bacca di vaniglia
1 bustina di lievito
q.b. di latte di mandorle
250g di marmellata di mirtilli
Ho lavorato a lungo nella planetaria, con il gancio a foglia, le uova con il burro e lo zucchero, finché il composto non è diventato cremoso e omogeneo. Con la spatola ho incorporato le farine, il lievito, la vaniglia, alternando con il latte di mandorle per mantenerlo morbido. Ho versato il composto nella tortiera imburrata e infarinata, e ho infornato a 180°. Ho sfornato dopo una trentina di minuti, quando lo stecchino è uscito pulito, e ho lasciato raffreddare. A quel punto, ho tagliato il dolce nel mezzo con un lungo coltello affilato e farcito con la marmellata di mirtilli. Ho richiuso e cosparso di zucchero a velo. Volendo strafare si può servire con panna montata.
Passaggio per gli animali di una casa tipica trentina |
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