24 April, 2015

Una vellutata da meditazione


Specchiarsi in una vellutata di carote tonda come un sole al tramonto è un piacere per gli occhi e per il palato. Ed è talmente facile e veloce che non si può sbagliare. Ho sottolineato la dolcezza delle carote con le nocciole, per un piatto ricco che possa anche bastare per un pasto veloce. Mi ricorda la Cappella dei Penitenti Bianchi a Saint Paul de Vence, in Provenza, che è stato il ritiro di alcuni tra i miei artisti preferiti: Chagall, Matisse, Prèvert... Là Jean-Michel Folon, famoso per la sua predilezione per i colori sfumati, dal blu al malva, ha progettato una luminosa cappella tutta di acquerelli. Uno spazio irreale, giocoso e mistico insieme. Ovunque mani aperte, tese, nell'atto di porgere e donare.

Ho usato:
500g di carote
una costa di sedano
mezza cipolla dorata
un cucchiaio di farina
due cucchiaio d'olio e.v.o.
brodo vegetale (o acqua calda)
sale
qualche nocciola

Ho rosolato qualche minuto cipolla, sedano e carote tagliate a pezzetti nell'olio. Intanto ho sciolto la farina in un bicchiere di brodo, l'ho versata nella pentola insieme alle verdure mescolando velocemente. Ho coperto con altro brodo le verdure, ho messo il coperchio e ho atteso una mezz'oretta che si ammorbidissero. A quel punto il frullatore ad immersione ha fatto il suo dovere, e a me è rimasto di regolare la consistenza con un altro po' di brodo e di mettere il sale. A tavola, nei piatti, ho decorato con le nocciole tritate grossolanamente.


No comments:

Post a Comment