LA BUONA RACCOLTA
Centro Agricolo Sant’Aquilina
Giovedi 30 ottobre 2014
Inizia con le
testimonianze di Pieralberto Marzocchi
della cooperativa sociale Cieli e Terra Nuova, e di Giovanni Grandi, dell’azienda
Agricola Podere Il Roccolo, La Buona
Raccolta, numero zero di una serie di appuntamenti dedicati
all’agricoltura sociale, fenomeno molto contemporaneo capace di raccogliere
stimoli da ogni settore.
E’ proprio da questa sua
duttilità e permeabilità che En.A.I.P
Fondazione Centro Zavatta, RiGAS
e Bottega Poco di Buono sono partiti
per raccogliere attorno a un tavolo gli attori del nuovo modo di intendere
l’agricoltura.
Intanto ci si racconta la
fatica, la forza di mettersi in gioco, la capacità di trovare alleanze
inaspettate (“avere l’alleanza delle coccinelle” ha detto Giovanni Grandi
parlando del suo apprendistato agricolo) dei nuovi imprenditori che basano il
loro lavoro sul rapporto con la terra.
Stefano Valloni, presidente del Gruppo d’Acquisto Solidale riminese, l’associazione RiGAS, ha raccontato come tante famiglie abbiano
trovato nella distribuzione alternativa la risposta alla necessità di prodotti
con un minore impatto sull’ambiente, rispettosi dell’uomo e del suo territorio.
Laura Bongiovanni, dell’associazione
ISNET – Impresasociale.net, ha posto l’accento sull’indubbio vantaggio
derivante dall’agire in rete. I dati del loro Osservatorio parlano chiaro:
l’impatto delle iniziative è maggiore quando ci si unisce per obiettivi comuni.
Molte risposte possono
arrivare anche dalla tecnologia. Matteo
Lucchi, di Winet Srl, ha
spiegato come il loro innovativo sistema di sensori può coadiuvare
l’agricoltore senza sostituirlo, mettendolo in condizione di sapere esattamente
quando il terreno ha bisogno di acqua, per esempio, ottenendo cosi’ consistenti
risparmi.
Il tema dell’inclusione
sociale è stato toccato da Luca Fabbri,
psicologo del progetto rivolto a giovani disabili con lo scopo di insegnare
loro il mestiere del contadino. Il progetto è sfociato ora in una associazione,
Adam’h Factory, con sede nello
stesso centro agricolo, al quale chiunque lo desideri può unirsi per
condividere le fatiche, ma anche i frutti, della terra. Conclude il ciclo degli interventi Sauro Sarti, dirigente del Servizio Agricoltura della Provincia di Rimini, spiegando che nell'attuale incertezza in cui versano le province in generale purtroppo e' difficile attendersi azioni che incoraggino lo sviluppo di questa nuova tendenza.
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