14 October, 2016

Rigatoni alla Gaspare


Com'è quella cosa delle famiglie felici che sono tutte uguali, e le famiglie infelici lo sono a modo loro? L'incipit di Anna Karenina mi piace solo un po' meno di quello di Cent'anni di solitudine. Nella sua lampante verità, di certo non parla di famiglie nella loro storia, ma di momenti. I momenti in cui va tutto bene, si perdono in una sequenza, il dolore, l'evento storto emergono come sacchetti di plastica in un mare luccicante.
La mia sequenza di giorni felici è quella dei pasti in casa con i bambini che tornano da scuola e si avventano sui piatti di pasta che si sta raffreddando, e mangiano quasi con la testa nel piatto, e non rispondono se gli chiedo com'è andata, tanto si sa, è andata bene.
Ma questo è già il passato. I pasti con i bambini, che sono diventati grandi, ormai sono sempre meno, ma continuano a ruotare attorno ai loro piatti preferiti. Questo è entrato in lista di recente, ma ha subito ottenuto grandi consensi. Mi è stato ispirato da un amico chef, Gaspare Leonessa, durante un suo show cooking alla bottega Poco di Buono.

Per 4 persone:
350g di rigatoni
200g di ricotta fesca
4 zucchine
due cucchiai di salsa di pomodoro
un pugno di anacardi (o un altro seme oleoso)
parmigiano
olio, sale, pepe


Lavare e affettare le zucchine. Metterle in una padella coperta, con un filo d'olio, il sale e il pepe, e lasciare stufare. A meta cottura versare la salsa. Intanto mettere su l'acqua per la pasta. Quando le zucchine sono della consistenza giusta (a noi piacciono parecchio rosolate), prelevarne una parte e frullarle con il minipimer insieme agli anacardi (anche uno spicchio d'aglio se si vuole esagerare!). Mettere il composto nella padella insieme alle zucchine rimaste, aggiungere la ricotta e il parmigiano, e mantecare per bene. Quando la pasta è cotta (al dente!), versarla nella padella e mescolare ancora.



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