17 May, 2019

La quiche di carciofi e ricotta di capra

La prima volta che ho mangiato una quiche lorraine mi annoiavo moltissimo a un soggiorno studio a Saint Malo. Stavo presso una famiglia bretone, una giovane coppia con un bimbo molto piccolo, la mattina andavo al corso e il pomeriggio mi trascinavo con le mie compagne sulle spiagge desolate o nei bistrot di Saint Malo intra-muros.
Mi lamentavo del brodo grasso? Sì, ma dovete sapere che nel frattempo, a Rimini, cominciava la divertente e scatenata estate del 1983. Dài, avevo 18 anni e nessuna sensibilità al fascino dei grandi spazi spogli delle coste della Bretagna, all'ululato del vento sui contrafforti del castello e ai cieli densi di nubi grigioverdi.
Di quel soggiorno, oltre al ricordo dell'insegnante che parlava di Chateubriand, ho conservato a lungo la ricetta della quiche e delle crepes che la mia ospite mi scrisse su un foglio a quadretti. Non lo trovo più, ma ormai le quiche, dette più prosaicamente torte salate, si trovano ogni dove, nel web e nelle riviste.
Oltretutto, inventarne è molto divertente, ed è difficile sbagliare.



Ingredienti:
1 rotolo di pasta brisé
4 etti di ricotta di capra
5 carciofi di media grandezza
1 scalogno
150g di yogurt bianco
3 uova
foglie di menta e basilico
succo di limone
sale, pepe...

Pulite i carciofi, tagliateli in quattro parti e metteteli man mano in un recipente con acqua e una spruzzata di succo di limone. Ammorbidite lo scalogno in padella e poi aggiungete i carciofi, coprite e portate a cottura. Ci vorranno una ventina di minuti.
In una ciotola, amalgamate la ricotta con lo yogurt, il sale, il pepe, le erbette aromatiche spezzettate, poi aggiungete le uova una alla volta e continuando a mescolare tra l'una e l'altra. Infine aggiungete i carciofi cotti e intiepiditi.
Versate il tutto sulla pasta brisé, lasciando scoperti 5/10 centimetri di bordo per poterli girare all'interno, poi in forno per mezz'ora a 160°. Buona soprattutto il giorno dopo.









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